Nella fase iniziale del proprio percorso professionale si tende a dare poca importanza alla pensione, troppo lontana nel tempo per risultare una priorità.
Eppure, con il passare del tempo, si inizia a valutare l’adesione a un fondo pensione, per integrare quella maturata grazie al versamento dei contributi previdenziali (nelle varie forme).
Le ragioni alla base di questo interesse nei confronti della pensione complementare sono diverse, tra cui le seguenti:
Questi tre elementi sono alla base dell’indebolimento del sistema pensionistico pubblico, che si trova a pagare molte pensioni per molti anni, incassando però pochi fondi dalla contribuzione previdenziale.
I lavoratori più accorti e previdenti hanno compreso la necessità di investire piccole somme per integrare una pensione futura, con l’obiettivo evidente di vivere gli anni successivi al completamento della vita professionale con maggiore serenità.
Ma cos’è un fondo pensione e come funziona? Scopriamolo insieme.
Partiamo dalla definizione di fondo pensione, essenziale per approfondire l’argomento.
Con il termine fondo pensione si fa riferimento a uno strumento attraverso il quale il lavoratore può usufruire di una pensione complementare.
Cosa vuol dire “pensione complementare”?
Beh, vuol dire che va a integrare la pensione da lavoro maturata grazie al versamento dei contributi previdenziali alla gestione di pertinenza. Quindi, l’importo della pensione integrativa va a sommarsi alla pensione tradizionale.
Leggi anche il nostro articolo: Cos'è e come funziona la previdenza complementare
Aderendo a un fondo pensione complementare (vedremo dopo come fare) il lavoratore non fa altro che accantonare una somma con l’obiettivo primario di riscattarlo al termine della propria vita professionale.
Questa somma accantonata viene erogata al lavoratore su base mensile, dunque sotto forma di rendita, proprio come avviene per la pensione tradizionale.
L’importo varia a seconda di vari fattori:
Il totale maturato verrà, come detto prima, erogato mensilmente, in forma di rendita, tenendo conto dell’aspettativa di vita attesa e della tipologia di rendita (sopra descritta), richiesta dall’aderente all’atto dell’erogazione.
Questi importi gestiti e amministrati dai fondi pensione vengono investiti sui mercati finanziari, per generare delle rendite e dei guadagni.
I fondi pensione si suddividono in 4 forme, come spiegato in un opuscolo informativo dalla COVIP, la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione, di cui ti invitiamo a prendere visione per maggiori dettagli.
Concentriamo la nostra attenzione sulle forme pensionistiche complementari negoziali, tra le quali è annoverato anche il Fondo Priamo.
Prima di procedere, però, riteniamo opportuno introdurre il nostro Fondo Pensione, il Fondo Priamo.
Il Fondo Priamo è un fondo pensione complementare, che si prefigge l’obiettivo di costruire una posizione previdenziale per integrare la pensione pubblica erogata dall’Inps.
Trattandosi di un’associazione riconosciuta senza scopo di lucro (no profit), il Fondo non ha nessun interesse ad addebitare spese al di fuori di quelle necessarie per la corretta gestione del Fondo.
Il Fondo Priamo presenta, inoltre, tre caratteristiche essenziali:
Come accennato, il Fondo Priamo rientra nei cosiddetti fondi pensione negoziali.
Vediamo di cosa si tratta.
Rientrano in questa categoria i fondi pensione complementari istituiti nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale o aziendale.
Un esempio è il nostro Fondo Priamo, riservato ai lavoratori dipendenti addetti ai servizi di Trasporto Pubblico e ai lavoratori dei settori affini, addetti agli impianti di trasporto a fune, personale marittimo, settore della logistica, trasporto merci, noleggio di autobus con conducente.
In poche parole, alcuni CCNL o accordi aziendali prevedono l’adesione e la contribuzione a un fondo pensione per i lavoratori.
Questo vuol dire che lavoratori appartenenti a imprese differenti, e interessati da CCNL o contratti aziendali specifici, non possono aderire ad altri fondi pensione negoziali destinati ad altre categorie.
Appartengono a questa forma anche i fondi pensione cosiddetti territoriali, istituiti in base ad accordi tra rappresentanti dei datori di lavoro e lavoratori appartenenti a un determinato territorio.
Leggi anche il nostro approfondimento I fondi pensione negoziali hanno costi più bassi.
I fondi pensione negoziali sono destinati alle seguenti categorie di lavoratori:
L’adesione al fondo pensione negoziale è volontaria. In alcuni casi (come nel caso del Fondo Priamo) è prevista anche l’iscrizione dei soggetti fiscalmente a carico.
Nel Fondo Priamo esistono tre modalità di adesione da parte del lavoratore: esplicita, tacita e contrattuale.
Su questo tema leggi anche I vantaggi dell'adesione esplicita al Fondo Pensione.
La contribuzione, ovvero il versamento della quota da destinare al fondo pensione, è composta da 3 elementi:
È possibile versare anche il solo TFR. In questo caso il datore di lavoro non ha l’obbligo di versare il proprio contributo.
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Se, dunque, aderisci ad una forma pensionistica negoziale (come Fondo Priamo) la tua posizione viene alimentata non solo dal tuo contributo ma anche da quello del tuo datore di lavoro, ottenendo un vantaggio che non avresti con l’adesione ad altra forma pensionistica (come ad es. con i Fondi aperti e PIP).
Gli investimenti dei fondi pensione seguono norme stringenti a tutela degli aderenti, al fine di evitare operazioni di tipo speculativo che metterebbero a rischio il capitale accumulato dai risparmiatori.
I fondi pensione possono offrire agli iscritti diverse linee di investimento, o comparti, che differiscono sostanzialmente per due caratteristiche: profilo di rischio e rendimento, considerando che al crescere del rischio tipicamente cresce anche il rendimento atteso.
Occorre ricordare che i fondi pensione negoziali non investono direttamente, ma affidano l’attività a gestori finanziari specializzati e scelti con gara pubblica, quali ad esempio istituti di credito, compagnie assicurative, imprese di investimento o SGR (Società di gestione del Risparmio), che operano nel rispetto delle politiche di investimento stabilite dal fondo e della normativa di riferimento.
Fondi pensione aperti e PIP, invece, gestiscono direttamente gli investimenti poiché vengono istituiti direttamente da banche, compagnie assicurative, imprese di investimento o SGR.
Per avere ulteriori informazioni su questo tema leggi la nostra guida Come vengono investiti i contributi dal Fondo Pensione.
Se hai aderito ad una forma di pensione complementare, al raggiungimento dell’età pensionabile puoi riscattare quanto accantonato in 3 modi:
Approfondisci con la nostra guida Come funziona il riscatto totale del Fondo Pensione a scadenza.
Puoi scegliere anche il tipo di rendita che intendi percepire:
I fondi pensione sono strumenti finanziari che, per la loro natura, godono di agevolazioni fiscali non destinate ad altri strumenti.
Nello specifico:
Leggi anche la nostra pagina dedicata a I vantaggi fiscali.
Ricordati che dopo due anni di adesione puoi chiedere il trasferimento della posizione maturata presso un’altra forma pensionistica complementare, magari perché hai cambiato lavoro o semplicemente perché vuoi aderire a un fondo che ti appare più congeniale alle tue esigenze.
Se stai pensando di aderire a un fondo pensione, o di cambiare quello attuale, non esitare a contattarci per scoprire i vantaggi offerti dal Fondo Priamo.
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