Home > Blog di Priamo > Educazione finanziaria: il ritardo italiano e le iniziative del Fondo Priamo

Il blog di Priamo

Educazione finanziaria: il ritardo italiano e le iniziative del Fondo Priamo

Novembre è il Mese dell’Educazione Finanziaria, un periodo interamente dedicato a promuovere la cultura finanziaria, assicurativa e previdenziale su tutto il territorio nazionale. Si tratta di un tema cruciale per il benessere di individui e famiglie, il cui raggiungimento e mantenimento richiede conoscenze e competenze adeguate.

In questo articolo esamineremo prima di tutto il livello di competenze previdenziali degli italiani e le lacune informative che possono danneggiare, se non addirittura compromettere, il loro futuro pensionistico. Amplieremo poi l’analisi alle competenze finanziarie generali, evidenziando anche in questo ambito le criticità presenti nel nostro Paese.

Passeremo quindi a identificare i principali attori coinvolti nel miglioramento delle competenze degli italiani, con un focus sulle iniziative istituzionali rivolte a giovani e giovanissimi. Infine, vedremo le azioni intraprese da Fondo Priamo per contribuire concretamente allo sviluppo delle competenze essenziali dei suoi aderenti e, più in generale, dei lavoratori nel campo della previdenza complementare.

Alfabetizzazione finanziaria: a che punto siamo?

Il Rapporto Edufin 2023, che analizza lo stato dell’alfabetizzazione finanziaria, assicurativa e previdenziale in Italia, ha messo in luce dati preoccupanti riguardanti le competenze finanziarie e previdenziali degli italiani.

Vediamo innanzitutto alcune delle evidenze emerse dal Rapporto riguardo alle competenze finanziarie, che delineano un quadro non particolarmente positivo e con ampi margini di miglioramento.

Ecco i principali risultati del Rapporto:

  • le competenze finanziarie percepite dagli intervistati sono molto basse, con una media inferiore al 6, anche tra chi ha redditi e titoli di studio più elevati;
  • a causa delle dinamiche economiche degli ultimi anni, si nota una maggiore familiarità con i concetti di inflazione (il 73,8% dichiara di conoscerlo) e di tasso di interesse semplice (46,5%);
  • la conoscenza dei concetti di diversificazione del rischio e della relazione tra rischio e rendimento si attesta rispettivamente al 54,6% e al 46,6%;
  • il tasso di interesse composto è il concetto più complesso per le famiglie italiane, con solo il 38,1% dei decisori finanziari che afferma di sapere di cosa si tratta;
  • per quanto riguarda la conoscenza effettiva dei tre concetti base di educazione finanziaria (inflazione, tasso di interesse e diversificazione del rischio), si osserva uno scostamento rispetto alla percezione, positivo per il tasso di interesse (con il 71,6% di risposte corrette) e per la diversificazione del rischio (63,8% di risposte corrette). Per l’inflazione, invece, il 69,8% dei decisori finanziari ne comprende gli effetti sul potere d’acquisto, un dato leggermente inferiore rispetto alla conoscenza percepita. Tuttavia, nel complesso, la conoscenza finanziaria rimane limitata: solo il 44,5% dei decisori economici possiede una conoscenza elevata di tutti e tre i concetti base.

Il Rapporto evidenzia inoltre una correlazione tra fragilità finanziaria e basso livello di competenze finanziarie. Chi ha conoscenze limitate, infatti, riferisce più spesso difficoltà nel far fronte a spese impreviste e nel gestire le spese mensili. Una solida educazione finanziaria può dunque avere un impatto concreto sul benessere di individui e famiglie.

L’educazione previdenziale degli italiani

Il Rapporto ha messo in luce dati preoccupanti anche con riferimento alle competenze previdenziali degli italiani.

Infatti, in un quadro generale di scarsa educazione finanziaria, le competenze previdenziali mostrano criticità ancora più marcate rispetto ad altre aree.

Di seguito alcuni dati:

  • oltre il 70% del campione ritiene di avere una conoscenza sufficiente del sistema previdenziale (circa il 30% la giudica elevata). Tuttavia, la percentuale di risposte corrette alle domande specifiche sulle conoscenze previdenziali non supera mai il 50%, un dato nettamente inferiore rispetto a quello relativo ad altre nozioni finanziarie, come inflazione, tasso di interesse semplice o diversificazione del rischio;
  • si osserva una generale sovrastima delle proprie competenze previdenziali, soprattutto in relazione alla previdenza pubblica;
  • meno del 30% del campione dichiara di avere una solida conoscenza del concetto di rischio di longevità, cioè del rischio finanziario legato al vivere più a lungo, con conseguenti maggiori esigenze economiche in età avanzata. Questo dato ha subito un lieve peggioramento nel 2023: solo il 22,3% risponde correttamente alla domanda sul rischio di longevità, evidenziando un forte divario tra chi afferma di conoscere il concetto (più del 50%) e chi lo comprende realmente;
  • alla domanda su come funziona il sistema pensionistico pubblico italiano, che prevede il finanziamento delle pensioni in corso con i contributi dei lavoratori attivi, solo il 40% ha risposto correttamente.

Questi dati evidenziano la necessità di un forte impegno per migliorare la cultura previdenziale in Italia, al fine di acquisire le competenze necessarie a tutelare il proprio futuro pensionistico.

Per approfondire, invitiamo a leggere anche il nostro articolo Rapporto Edufin 2023: il 17% del campione è iscritto alla previdenza complementare.

Comitato Edufin e Decreto Capitali

Il quadro che emerge è tutt'altro che positivo, sia sul fronte finanziario che su quello previdenziale, rendendo sempre più urgente la necessità di promuovere iniziative volte a migliorare la cultura finanziaria degli italiani.

In questo sforzo, il Comitato Edufin, un organismo interministeriale creato proprio con questo obiettivo, ha un ruolo centrale, coinvolgendo tutti gli attori del settore finanziario, compresi i fondi pensione, e le istituzioni impegnate nell'educazione e nella formazione.

A questo proposito, è significativo che il 5 marzo 2024 sia stato approvato il cosiddetto Decreto Capitali, che prevede l'introduzione dell'educazione finanziaria nei programmi scolastici, dalla scuola primaria alla secondaria di secondo grado.

L’impegno di Fondo Priamo per l’educazione finanziaria e previdenziale

L'impegno di Fondo Priamo per la diffusione della cultura finanziaria si inserisce pienamente in questo movimento istituzionale e settoriale, volto a migliorare le competenze degli italiani in ambito finanziario e previdenziale.

Tra le numerose azioni intraprese dal Fondo, un ruolo centrale è svolto da questo blog, che da anni, con cadenza settimanale, fornisce ai lettori informazioni utili per acquisire importanti conoscenze finanziarie generali, con un focus particolare sulla previdenza complementare.

In quest’ambito si inserisce anche il ciclo di webinar “I mercoledì insieme…”, la Campagna informativa organizzata in collaborazione tra i cinque Fondi pensione negoziali del trasporto (Fondo Pensione Astri, Eurofer, Fondaereo e Prevaer), fortemente voluta dai Presidenti dei rispettivi Fondi. Gli incontri, iniziati nel mese di giugno e la cui conclusione è prevista a dicembre 2024, sono dedicati ai lavoratori dei Settori cui i cinque Fondi si rivolgono, e hanno l’obiettivo di garantire che ogni lavoratore sia adeguatamente informato e preparato per affrontare le sfide e cogliere le opportunità che il futuro previdenziale ci riserva.

Chiunque lo desideri, può visualizzare le registrazioni degli incontri svolti finora sul canale YouTube di Priamo. Per scoprire le prossime date dei webinar, invece, rinviamo alla news dedicata.

Contemporaneamente, Priamo ha avviato dal mese di giugno un progetto formativo denominato “ForMe - Formazione professionale nell’ambito dei fondi pensionistici complementari” - rivolto ai propri Delegati dell’Assemblea e ai propri Coordinatori regionali, ovvero a quelle figure che fanno da “collegamento” tra il Fondo e gli aderenti su territorio nazionale, con l'obiettivo di potenziarne sia le competenze tecniche sia quelle relazionali. Tale progetto formativo si è articolato a mezzo webinar mensili organizzati come segue:

  • cinque incontri formativi, tenutisi online, il primo giovedì del mese, curati dal Fondo in collaborazione con esperti di Mefop (società istituita dal Ministero dell'Economia e delle Finanze per lo sviluppo del mercato dei fondi pensione);
  • un evento conclusivo in presenza, a Bari il 13 e 14 novembre 2024, che vede l’alternanza tra lezioni frontali e momenti di confronto tra il Fondo, i Delegati Assemblea e Coordinatori.

Il percorso formativo ha affrontato vari aspetti centrali della previdenza complementare, tra cui:

  • regole di collocamento e tipologie di adesione, con un focus sugli aspetti normativi e regolamentari;
  • finanziamento della posizione previdenziale complementare, dalla scelta di destinazione del TFR alle modalità di contribuzione;
  • gestione finanziaria dei fondi pensione, con particolare attenzione ai processi di investimento;
  • prestazioni, approfondendo temi come la pensione integrativa, la RITA, le anticipazioni, i riscatti e la prestazione in Rendita.

L’intero programma info/formativo (campagna “ForMe” e campagna “I Mercoledì insieme”) rappresenta un primo tassello di un percorso, a nostro avviso, fondamentale per favorire la diffusione dell’educazione finanziaria tra i lavoratori con la speranza di contribuire al rafforzamento della conoscenza e della Cultura Previdenziale nel nostro Settore.

Scopri tutti i vantaggi del Fondo Priamo. Contattaci!

Il campi segnalati da (*) sono obbligatori

Articoli correlati