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Come risparmiare per i figli e dove investire

Risparmiare per i propri figli è un grande gesto d'amore e un'attenzione preziosa verso il loro futuro; una scelta che implica rinunciare a spendere quei soldi nel presente, per costruire un capitale destinato a sostenere i loro progetti futuri.

In questo articolo esploreremo le ragioni per cui è importante risparmiare per i figli e come mettere da parte denaro a tale scopo. Scopriremo anche che, per risparmiare in modo efficace e investire negli strumenti giusti, è essenziale avere ben chiari due fattori: l'obiettivo di risparmio e l'orizzonte temporale disponibile.

Analizzeremo quindi i principali strumenti finanziari che permettono di risparmiare e investire a questo scopo. Infine, approfondiremo una forma di investimento particolarmente importante, anche per i più piccoli: il fondo pensione.

Perché è importante risparmiare per i figli e come farlo

Risparmiare per i propri figli, come già detto, è un gesto che va oltre la cura per il presente: significa pianificare anche per le fasi future della loro vita, guardando oltre l’infanzia e l’adolescenza. È un modo per gettare le basi del loro benessere quando saranno adulti, aiutandoli a gestire in modo efficiente le proprie risorse.

Questa scelta implica non utilizzare tutte le risorse a disposizione nell’immediato, ma rinviare una parte del consumo al futuro. Distribuire le risorse familiari nel tempo, attraverso il risparmio, permette infatti di aiutarli ad affrontare le loro esigenze man mano che si presentano: dall’istruzione, alla casa, ai viaggi, alla prima automobile, fino a considerare, come vedremo, anche il loro futuro previdenziale.

Una volta presa la decisione di risparmiare per questo scopo, è importante riflettere su come iniziare. Anche piccole somme, come 50 o 100 euro al mese, possono fare la differenza se accantonate fin dalla prima infanzia. Un buon metodo consiste nel risparmiare all’inizio del mese, o comunque appena ricevuto lo stipendio, considerando questa forma di risparmio una priorità, al pari del mutuo, delle bollette o della spesa alimentare, e non come un’opzione residuale da valutare solo se “avanza qualcosa” a fine mese.

Per mantenere la disciplina, può essere utile seguire la regola del 50/30/20. Questo metodo prevede di suddividere le entrate in tre categorie:

  • il 50% destinato alle necessità, come spese e bollette;
  • il 30% riservato allo svago, come vacanze o cinema;
  • il 20% dedicato agli obiettivi di risparmio, che approfondiremo in seguito, o al pagamento di eventuali debiti.

Come vedremo, è possibile definire in modo dettagliato gli importi da risparmiare e le motivazioni alla base di questa scelta. Una volta stabilito ciò, il risparmio diventerà parte integrante delle uscite periodiche del nucleo familiare, inserendosi nel flusso regolare delle spese.

Investimenti per i figli: obiettivi di risparmio e orizzonte temporale

Anche il modo di risparmiare per i figli non dovrebbe essere lasciato al caso, ma frutto di una scelta consapevole basata su due elementi chiave:

  • la definizione degli obiettivi di risparmio, ovvero le ragioni per cui si decide di accantonare e investire denaro (come gli studi universitari o l’acquisto di una casa);
  • la determinazione dell’orizzonte temporale necessario per raggiungere questi obiettivi, poiché il tempo richiesto per accumulare il capitale sufficiente a comprare un motorino è decisamente inferiore rispetto a quello necessario per acquistare un immobile.

Una volta chiariti gli obiettivi e il tempo necessario per raggiungerli, sarà possibile stabilire l’importo da accantonare periodicamente, per poi individuare lo strumento finanziario più adatto per investire il denaro risparmiato. In questo modo si potrà ottimizzare il rapporto tra rischio e rendimento in base all’orizzonte temporale a disposizione.

Ad esempio, se l’orizzonte temporale è molto lungo, come nel caso degli obiettivi previdenziali, si può optare per investimenti più rischiosi, poiché il fattore tempo permette di puntare a rendimenti potenzialmente più elevati e di attenuare eventuali perdite lungo il percorso.

Come investire per i figli

Gli strumenti di investimento sono numerosi e, come detto, per ottimizzare il rapporto tra rischio e rendimento, è fondamentale avere chiaro l’obiettivo finale per cui si intende risparmiare e investire e conoscere il tempo a disposizione per farlo.

Partendo da questa premessa, vediamo quali sono i principali strumenti che permettono di accantonare denaro e, al contempo, investire per ottenere dei rendimenti, facendo fruttare così i risparmi destinati ai propri figli.

Conto deposito

Mentre il conto corrente non è adatto per gestire i risparmi per i figli, poiché offre rendimenti praticamente nulli e non è uno strumento di investimento, il conto deposito rappresenta una soluzione di base per iniziare ad accumulare denaro e farlo fruttare, anche se con rendimenti limitati.

Il conto deposito può essere di due tipi:

  • libero, che permette di prelevare il denaro in qualsiasi momento, offrendo maggiore flessibilità;
  • vincolato, che consente i prelievi solo dopo una scadenza prestabilita. Questa condizione permette alla banca di offrire un rendimento più alto rispetto al conto deposito libero, poiché il denaro rimane depositato per un periodo più lungo.

Per approfondire, consigliamo la lettura del nostro articolo Qual è la differenza tra conto corrente e conto deposito.

Piani Accumulo Capitale (PAC)

I piani di accumulo, noti come PAC, permettono di sottoscrivere strumenti finanziari, come i fondi comuni di investimento, combinando risparmio e investimento.

Essi funzionano attraverso versamenti periodici di capitale: somme costanti vengono versate regolarmente per un periodo di tempo prestabilito e utilizzate per acquistare strumenti finanziari in momenti diversi, sfruttando le variazioni di prezzo nel tempo.

Questo approccio consente al capitale di crescere sia grazie agli accantonamenti periodici, sia per l'accumulo dei rendimenti.

ETF

Gli ETF (Exchange Traded Funds) sono strumenti di gestione passiva che mirano a replicare le performance di un indice di mercato specifico.

Offrono una diversificazione automatica, pari a quella dell'indice di riferimento, rendendoli strumenti semplici per l'investitore, che non deve preoccuparsi di creare un portafoglio diversificato.

Inoltre, gli ETF hanno costi inferiori rispetto alla gestione attiva, che richiede tempo e competenze avanzate per ottimizzare le performance.

Per approfondire, consigliamo la lettura del nostro articolo Cosa si intende per gestione finanziaria attiva e passiva.

Buoni fruttiferi

I buoni fruttiferi postali (BFP) sono strumenti di investimento emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP), un'istituzione finanziaria italiana controllata dallo Stato, e distribuiti esclusivamente da Poste Italiane.

Il loro funzionamento è piuttosto semplice: il risparmiatore versa una somma, anche modesta (la soglia minima è solitamente di 50 euro), e questa matura interessi in base a diverse variabili:

  • l'importo investito;
  • la durata del buono, che può essere a medio o lungo termine;
  • la tipologia di buono sottoscritto, poiché ne esistono vari, legati ad esempio al periodo di permanenza o all’età dell’investitore.

La durata dei buoni può variare dai 3 ai 20 anni.

Il mondo della finanza è complesso e articolato, e quelli descritti sono solo alcuni degli strumenti finanziari disponibili, sebbene siano tra i più utilizzati per il risparmio destinato ai figli. Tuttavia, se l’obiettivo di risparmio è specifico e riguarda il loro futuro pensionistico, lo strumento più indicato è il fondo pensione.

Aderire al fondo pensione per i figli

Sebbene possa sembrare prematuro, risparmiare e investire per la pensione dei propri figli è in realtà una scelta molto saggia. Il tempo è infatti una risorsa fondamentale in ambito finanziario e previdenziale, e bambini e ragazzi ne hanno in abbondanza, mentre gli adulti ne dispongono sempre meno con il passare degli anni.

Investire in un fondo pensione per i figli permette di sfruttare appieno il lungo orizzonte temporale a disposizione, consentendo ai genitori di accumulare risparmi per un obiettivo che sta diventando sempre più cruciale nel nostro Paese.

Ecco i principali vantaggi di questa scelta:

  • i fondi pensione sfruttano la capitalizzazione dei rendimenti sugli importi accantonati, il che significa che, con un lungo orizzonte temporale, si può accumulare un capitale significativo anche versando piccole somme mensili;
  • iscrivere un figlio minore permette di investire per un periodo più esteso in comparti finanziari più rischiosi ma con rendimenti potenzialmente maggiori, per poi ridurre progressivamente il rischio con il passare degli anni;
  • l’adesione a un fondo pensione per i figli consente di integrare la futura pensione pubblica, che, a causa della crisi demografica in atto, tende a ridursi progressivamente.

A tutto ciò si aggiungono i vantaggi fiscali riconosciuti dallo Stato italiano, che considera questa forma di investimento fondamentale per il sistema previdenziale del Paese.

In conclusione, iscrivere i propri figli a un fondo pensione è un gesto di attenzione che abbraccia l’intero arco della loro vita, contribuendo al loro benessere anche in età avanzata.

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