La capitalizzazione di mercato (o market cap) è uno strumento finanziario semplice per valutare gli investimenti nel mercato azionario, dal momento che con un calcolo piuttosto semplice consente di fare delle osservazioni circa il rischio e i potenziali rendimenti.
In questo articolo scopriremo nel dettaglio cos’è la capitalizzazione di mercato, quali sono i pro e contro dell’adozione di questo valore per le scelte di investimento, e infine come opera il Fondo Priamo per la selezione dei titoli che compongono i diversi comparti.
La capitalizzazione di mercato, chiamata anche capitalizzazione azionaria o market cap, è il valore totale delle azioni di un’azienda in circolazione sul mercato.
Questo valore si calcola moltiplicando il numero totale delle azioni della società presenti sul mercato per il rispettivo prezzo corrente delle azioni.
Per determinare il numero totale delle azioni si prendono in considerazione:
Gli investitori utilizzano la capitalizzazioni di mercato per un duplice motivo:
Insomma la capitalizzazione è uno degli strumenti utili a selezionare le azioni su cui investire, dal momento che offre l’opportunità di fare comparazioni tra diverse società, ottenendo anche una distinzione dimensionale, con limiti massimi e minimi che possono comunque variare, tra:
Date queste premesse, la capitalizzazione di mercato è uno dei modi per valutare il rischio di un investimento.
Per esempio, si può ritenere che una società a grande capitalizzazione comporti rischi minori, una operatività duratura e rendimenti stabili, mentre le società medie e piccole, a fronte di rendimenti potenzialmente maggiori, presentano rischi più elevati.
Trattandosi di uno strumento molto semplice, che di fatto si basa su un solo valore, la capitalizzazione di mercato presenta alcuni limiti.
Occorre innanzitutto sottolineare che, dal momento che il prezzo corrente di un’azione varia anche più volte nel corso di una singola giornata, la capitalizzazione azionaria di una società può cambiare costantemente e può differire dal valore nominale di un’azienda e dunque dal suo valore patrimoniale.
Le azioni, infatti, possono essere sopravvalutate o sottovalutate dal mercato, dunque il valore corrente determina solo quanto il mercato è disposto a pagare per le sue azioni.
Appare, quindi, evidente che valutare un’azienda per la sola capitalizzazione azionaria significa non prendere in considerazione altri valori quantitativi ma anche qualitativi che potrebbero affinare la scelta di investimento.
Per questo motivo, si consiglia sempre di affidarsi a un consulente finanziario esperto per valutazioni più complete.
Il Fondo Priamo presenta tre linee di investimento, o comparti, che ricordiamo essere:
Gli ultimi due, che presentano al loro interno scelte di investimento orientate anche ai titoli azionari - sebbene nel Bilanciato Prudenza rappresentino in minima parte (massimo il 17,5% degli investimenti) - comportano una serie di attività di valutazione nella scelta che non si limitano alla sola capitalizzazione di mercato, ma si fondano su analisi quantitative e qualitative più approfondite e dettagliate in modo da garantire agli aderenti le migliori prestazioni possibili rispetto al comparto prescelto.
Nel dettaglio, la gestione delle risorse affidate al Fondo Priamo è ispirata ai principi di diversificazione degli investimenti e di massimizzazione dei rendimenti netti, e non viene effettuata direttamente da Priamo.
Le norme sui fondi pensione, infatti, impongono che il patrimonio venga affidato a soggetti abilitati (banche, Società di Intermediazione Mobiliare, compagnie di assicurazione ecc.).
I gestori sono tenuti a operare sulla base delle linee guida di investimento fissate dall'organo di amministrazione del Fondo, e nel rispetto delle norme relative al risparmio previdenziale.
Il Consiglio di Amministrazione del Fondo definisce infatti la politica e la strategia di investimento, individuando la ripartizione di lungo periodo delle risorse finanziarie tra le diverse possibilità di investimento disponibili sul mercato finanziario.
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