Gestire i propri risparmi non è un’operazione banale, soprattutto se si intende andare oltre il semplice deposito periodico di denaro in un conto corrente o libretto di risparmio dedicato.
Infatti, se ci si limita a mettere da parte un po’ di risparmi, si finisce, inevitabilmente, con l’attingere a quelle somme in caso di necessità, per far fronte ad esempio a spese improvvise e non rimandabili a un secondo momento.
Se si vuole davvero proteggere i propri risparmi, evitando quindi di eroderli costantemente, bisogna individuare alcuni sistemi più efficaci del materasso o della mattonella.
Vediamo insieme 5 metodi per proteggere e investire i propri risparmi.
Un primo metodo per proteggere i propri risparmi consiste nel separarli dal conto corrente o deposito in banca.
In effetti, la maggior parte delle persone si limita a versare i propri introiti mensili (stipendio, pensione, reddito da lavoro autonomo, ecc.) all’interno di un conto corrente personale.
In questi casi, il risparmio consiste nella quota di denaro che si riesce a non spendere nel corso del mese, grazie a una buona gestione delle proprie finanze.
Purtroppo, questo metodo espone al rischio indicato nell’introduzione all’articolo, che consiste nell’attingere al proprio conto corrente per far fronte a particolari esigenze non preventivate.
Per questo motivo, il primo consiglio per gestire al meglio le proprie finanze è separare i risparmi dal reddito mensile prodotto.
Cosa vuol dire?
Molto semplicemente, consigliamo di fissare una cifra da mettere da parte ogni mese, che sia ovviamente compatibile con le proprie finanze. Ad esempio, si potrebbe decidere di risparmiare 100 euro al mese.
Questo sistema consentirebbe, quindi, di mettere da parte 1.200 euro all’anno, ma presenta una vulnerabilità. Infatti, se per un mese ci si dimentica di accantonare la cifra stabilita, oppure si decide di utilizzare quella somma per altri scopi, ci si ritrova a fine anno con un accantonamento più esiguo o addirittura nullo rispetto a quanto pianificato.
Per ovviare a questo problema, la soluzione è utilizzare uno dei tanti servizi disponibili tramite app, che consentono di collegare il conto corrente e generare un salvadanaio con versamento automatizzato, oppure, se la banca lo prevede, creare direttamente nel conto corrente il salvadanaio con accantonamenti periodici automatici.
Quindi, non bisogna fare altro che impostare l’importo mensile o settimanale da raccogliere e lasciare che sia l’app a fare il lavoro in maniera automatica.
Quello appena descritto è un metodo di risparmio molto semplice, alla portata di tutti, utile soprattutto quando si tratta di poche centinaia di euro all’anno e che, però, non genererà alcuna rivalutazione di quanto accantonato.
Se, invece, si ha la possibilità di generare una rendita attraverso investimenti mirati, allora il nostro consiglio è di evitare il fai da te e di rivolgersi a consulenti finanziari competenti.
Infatti, la gestione del rischio non è una cosa che si impara leggendo qualche tutorial online; al contrario, è necessario possedere conoscenze, competenze ed esperienza nel settore.
Rivolgendosi a degli intermediari, come le banche ad esempio, si può investire i risparmi in strumenti finanziari (azioni e obbligazioni, titoli di Stato come BOT e BTP, quote di fondi, strumenti derivati come i contratti futures, ecc…), con l’obiettivo finale di ottenere dei rendimenti e valorizzare i propri risparmi.
Il consiglio, parlando di strumenti comunque di una certa complessità, è di informarsi attentamente al fine di evitare investimenti sbagliati che potrebbero portare con sé perdite economiche. In generale, operare in autonomia è molto, troppo, rischioso e, cosa non secondaria, molto costoso.
Come anticipato, per affrontare queste forme di investimento in modo sicuro è necessario affidarsi a professionisti di settore ed esperti. Ovviamente tale supporto può avere costi importanti, da valutare attentamente e che vanno a impattare sul ritorno dell’investimento.
In questo senso, i fondi pensione, come vedremo meglio in seguito, si presentano come una soluzione ideale, mettendo a disposizione degli aderenti, un pool di professionisti a costi molto contenuti.
Ma fatta questa doverosa premessa, torniamo agli strumenti. Quali scegliere?Questo dipende dai propri obiettivi.
Matrimonio in vista? Figli in arrivo? Acquisto di una casa? Avviamento di una nuova attività?
Gli obiettivi sono soggettivi e variano nel corso della vita, a seconda del momento che si sta affrontando o che si sta pianificando.
Oltre alla finalità che muove la volontà di investimento, bisogna poi sempre tenere in considerazione la valutazione del rischio. Ogni forma di investimento ha infatti livelli di rischio diversi, spesso connessi alla sua redditività: maggiori possibilità di guadagno si traducono in livelli minori di sicurezza e in una conseguente necessità di esperienza e competenza nell’affrontarli e gestirli. Parlando di risparmi è sempre consigliabile valutare attentamente questo rapporto, preferendo gli strumenti più sicuri.
Quindi, è fondamentale scegliere con cura come e dove investire i propri risparmi, consapevoli che non esiste lo strumento definitivo, ma che molto spesso l’approccio migliore è quello di diversificare gli investimenti, emancipandosi dall’andamento di un singolo prodotto e limitando così, in parte, i rischi.
Su questo tema, invitiamo a leggere anche il nostro articolo Perché è così importante diversificare gli investimenti.
Gli italiani hanno un rapporto speciale con la casa di proprietà, fa parte della nostra cultura e del nostro modus operandi.
In effetti, nonostante le possibili fluttuazioni del mercato immobiliare, investire nel mattone continua a rappresentare una buona opzione.
In questo caso, non ci riferiamo tanto all’acquisto della prima casa, quella nella quale si intende vivere con la propria famiglia, ma all’acquisto di un immobile da mettere a reddito, concedendolo in affitto.
Ma attenzione: occorre essere consapevoli che la gestione di un immobile da affittare comporta alcuni rischi, come l’eventuale insolvenza degli inquilini e tutto ciò che ne consegue in termini di mancati incassi, spese legali, ecc.
Inoltre, occorre scegliere con attenzione la localizzazione del proprio investimento, anche nell’ottica di una futura vendita: infatti, è importante che l’investimento non si deprezzi generando delle perdite.
Il mattone non è l’unico investimento generalmente considerato “sicuro”, anche se abbiamo visto che non esiste una scelta che garantisca in assoluto i propri capitali dal rischio di perdite.
Tuttavia, esistono dei beni che difficilmente perdono valore anche in fasi particolarmente critiche, addirittura in territori di guerra, e per questo motivo vengono definiti beni rifugio.
Essi rappresentano un “luogo finanziario” in cui conservare il proprio denaro in attesa di tempi migliori, oppure in cui investire parte del proprio denaro in un’ottica di diversificazione degli investimenti.
Sono considerati beni rifugio, ad esempio, i metalli preziosi (in particolare l’oro), i gioielli, i beni di lusso come auto o yacht, i già citati immobili (in particolare quelli di pregio), i Titoli di Stato, ma anche valute forti come il dollaro o l’euro, e molti altri.
Per approfondire questo tema, consigliamo di leggere l’articolo Beni rifugio: cosa sono, quali sono, a cosa servono.
Proteggere i risparmi non vuol dire solo mettere da parte un po’ di soldi per eventuali esigenze, o per far fronte a situazioni di emergenza, ma anche programmare il proprio futuro, in particolare la vita dopo il lavoro.
La pensione è un obiettivo al quale tutti tendono, ma non sempre è sufficiente a garantire un certo stile di vita, magari in continuità con quello precedente.
Per questo motivo, un ottimo modo di investire i propri risparmi, è aderire a un fondo pensione, quindi a un piano di previdenza complementare.
Con un contributo periodico, che prevede dei benefici fiscali, e con costi molto bassi è possibile mettere una serie di mattoncini da parte per costruire un sostegno più solido per il futuro.
Le somme versate, cui si aggiungeranno gli eventuali contributi dall’azienda, saranno gestite in assoluta trasparenza da intermediari finanziari altamente specializzati. I fondi pensione, infatti, sono costantemente sotto il controllo della Vigilanza di settore, che esercita un puntuale e stringente monitoraggio del loro operato, che deve essere sempre orientato alla tutela dell’aderente in ogni processo lavorativo, a partire dalla gestione finanziaria degli investimenti.
Inoltre, si può beneficiare di un’offerta d’investimento molto varia e diversificata, e pertanto tutelante, optando tra diversi piani di investimento (chiamati comparti) tra i quali scegliere quello più adatto alle proprie esigenze.
Non solo. Affidare i propri risparmi a un fondo pensione significa avere a disposizione un team di professionisti dedicato (gestori, advisor e personale tecnico). Lo abbiamo detto, investire è un’operazione non semplice, soprattutto se fatta da soli ed è quindi preferibile affidarsi a degli specialisti. Ma se il lavoro di tali figure risulta spesso molto costoso, in un fondo pensione è possibile ottimizzarlo, risultando così meno oneroso.
Il tutto con una particolare attenzione all’aderente, le cui esigenze e i cui obiettivi sono alla base di ogni processo decisionale, nella nostra realtà più che mai, considerando che tutti i dipendenti facenti parte della Struttura operativa interna hanno scelto Priamo quale destinatario cui affidare la gestione dei propri risparmi.
Per maggiori informazioni, consigliamo la lettura della nostra guida ai Fondi Pensione.
Le opportunità per proteggere, ma anche far fruttare, i propri risparmi sono molteplici.
Gli strumenti finanziari sono numerosi e spesso anche complessi, dunque occorre innanzitutto fissare gli obiettivi di risparmio che si desidera raggiungere e quali sono le finalità per cui si decide di accantonare del denaro.
Dopodiché, è importante informarsi attentamente sulle diverse opzioni e gestire le questioni più complesse e delicate, affidandosi ai professionisti esperti in materia finanziaria e previdenziale, come accade quando si aderisce a un fondo pensione.
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