Il conto corrente e il conto deposito sono due strumenti bancari che non vanno confusi tra loro, poiché a parte la somiglianza del nome non hanno molto in comune e sono destinati a finalità completamente diverse.
In questo articolo scopriremo nel dettaglio di cosa si tratta e quali sono le differenze tra conto corrente e conto deposito.
Vedremo, infine, un confronto tra conto deposito e fondo pensione, poiché si tratta di due forme di investimento del risparmio e quali sono i vantaggi riservati a chi sceglie di affidarsi alla previdenza complementare.
Il conto corrente è un contratto in cui la banca si impegna a custodire il denaro depositato dal correntista, offrendogli una serie di servizi collegati, tra i quali:
Il conto corrente rappresenta dunque una forma di gestione articolata del proprio denaro attraverso i servizi erogati da un istituto di credito.
Avere un conto corrente è indispensabile per qualsiasi persona adulta che lavora, paga imposte, bollette e l’affitto o il mutuo. Si tratta, nella maggior parte dei casi (se non nella totalità) del primo contatto con il mondo finanziario di ciascuno di noi.
Il conto deposito invece è una tipologia di conto bancario che consente esclusivamente di versare e prelevare il denaro, dunque di custodire il risparmio del correntista, a fronte di tassi di interesse corrisposti dalla banca quale remunerazione degli importi depositati.
Il conto deposito per essere aperto deve essere collegato a un conto corrente di appoggio e può essere di due tipi:
Di fatto, il conto deposito costituisce una forma di investimento a basso rischio e, dunque, anche a basso rendimento. Si tratta pertanto di uno strumento che non può essere considerato alternativo al conto corrente, poiché ha delle finalità differenti, come vedremo in seguito.
Il denaro depositato su questa forma di conto è garantito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), che assicura i depositi bancari in caso di liquidazione coatta amministrativa (il fallimento, per intenderci) di una banca aderente, fino a 100.000 euro per ogni depositante.
Precisiamo che la medesima garanzia riguarda anche i conti correnti.
Alla luce di quanto illustrato nei paragrafi precedenti, vediamo quali sono le differenze che esistono tra conto corrente e conto deposito.
Come anticipato, il conto corrente è uno strumento di gestione del denaro nel proprio quotidiano, con la possibilità di fare e ricevere bonifici, pagare le bollette anche dando mandato di addebito automatico, disporre pagamenti ricorrenti, ottenere e utilizzare carte e libretti degli assegni. Dunque, si tratta dei servizi fondamentali per le attività economico-finanziarie di ogni giorno.
Il conto deposito è invece un prodotto di investimento a basso rischio, come detto. Serve a custodire il denaro che hai risparmiato e a farlo fruttare, anche se in minima parte.
Il conto corrente ha tassi di interesse irrisori, prossimi allo zero, che se sommati ai costi fissi e variabili - quali canone mensile ove presente, commissioni sui bonifici e sui prelievi, ecc. - vanno di fatto a erodere le giacenze di denaro presenti sul conto stesso. Dunque non è lo strumento adatto per accumulare risparmio: sul conto corrente dovrebbero essere depositati esclusivamente gli importi necessari alle spese correnti e un minimo di liquidità per le emergenze.
Il conto deposito, invece, garantisce tassi di interesse più elevati, che crescono al crescere dei limiti temporali del vincolo. Ribadiamo tuttavia che, trattandosi di uno strumento di investimento a basso rischio, anche i rendimenti sono limitati.
Il conto corrente è il primario strumento di gestione del denaro, con tutta una serie di possibilità circa i metodi di incasso e pagamento, come abbiamo visto.
Con il conto deposito, invece, è possibile esclusivamente versare e prelevare; in quest’ultimo caso, il prelievo dipende inoltre dall’esistenza o meno del vincolo (per sciogliere il quale sono previste delle penali, dunque una perdita di parte del denaro depositato).
Come abbiamo visto, il conto deposito è una forma di investimento a basso rischio dei propri risparmi, e se si desidera un rendimento un po’ più elevato occorre optare per il conto deposito vincolato.
Una valida alternativa a questa soluzione, ancor più conveniente per i lavoratori dipendenti, è l’adesione a un fondo pensione come Priamo, che offre una serie di vantaggi rispetto al mero accumulo di risparmio a basso rendimento.
Nel dettaglio, destinando i tuoi risparmi a un fondo pensione come Priamo:
Se il tuo obiettivo è un maggior benessere al momento della pensione, dunque, destinare fin da subito i tuoi risparmi alla previdenza complementare è sempre la scelta migliore.
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