Il decreto fiscale approvato per avviare la riforma delle imposte prevede, per il 2024, una riduzione di aliquote e scaglioni IRPEF, che passano da 4 a 3 rispetto all’anno precedente.
Questo provvedimento comporta una riduzione dell’imposta da versare a favore, in particolare, dei soggetti che rientrano nella fascia di reddito compresa tra 15 mila e 28 mila euro, ma con un impatto anche sui redditi più elevati, come vedremo.
In questo articolo illustreremo le nuove aliquote e gli scaglioni IRPEF previsti per il 2024 e i relativi riferimenti normativi. Per chiarire meglio il passaggio da 4 a 3 aliquote, vedremo poi due esempi numerici che mostrano le modalità di calcolo dell’IRPEF con l’applicazione degli scaglioni.
Infine, scopriremo in che modo le deduzioni IRPEF riconosciute agli iscritti a un fondo pensione incidono sulla riduzione dell’imponibile, dunque sull’imposta finale da versare.
L'IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche) è regolata dal DPR 22 dicembre 1986, n. 917, denominato Testo unico delle imposte sui redditi (TUIR), e presenta le seguenti caratteristiche:
Il decreto legislativo 30 dicembre 2023, n. 216, su “Attuazione del primo modulo di riforma delle imposte sul reddito delle persone fisiche e altre misure in tema di imposte sui redditi”, prevede, tra i diversi provvedimenti inseriti, la riduzione delle aliquote IRPEF, e dei relativi scaglioni, da 4 a 3 a partire dal 2024.
I nuovi scaglioni IRPEF vengono così riformulati:
Rispetto al 2023, dunque, scompare la vecchia aliquota del 25% che si applicava da 15 mila a 28 mila euro di reddito, estendendo l’applicazione del 23% fino ai 28 mila euro con un ampliamento della platea interessata.
Come detto, la riduzione del numero delle aliquote e degli scaglioni ha un impatto significativo soprattutto per i redditi compresi tra 15 mila e 28 mila euro, poiché fino al 2023 in questa fascia avevamo uno scaglione aggiuntivo con aliquota d’imposta pari al 25%.
Vediamo un paio di esempi numerici, ricordando che a ogni situazione reddituale e personale, applicando deduzioni e detrazioni, corrispondono risultati diversi a parità di reddito.
Per questo motivo, nei nostri esempi prenderemo come dati il solo reddito lordo e le aliquote IRPEF.
Partiamo da un esempio relativo a un reddito di 25 mila euro e calcoliamo l’IRPEF sulla base dei 4 scaglioni in vigore nel 2023:
Applicando le aliquote in vigore nel 2024, e considerando dunque un’aliquota unica pari al 23%, il nostro contribuente andrà a versare una IRPEF pari a 5.750, con un risparmio rispetto all’anno precedente pari a 200 euro.
Prendiamo, ora, a titolo di esempio un soggetto con un reddito di 60 mila euro e calcoliamo l’IRPEF sulla base dei 4 scaglioni 2023:
Applichiamo, ora, le 3 aliquote del 2024:
Tra le deduzioni possibili, che vanno ad abbattere il reddito imponibile ai fini IRPEF, rientrano anche i contributi versati nel corso dell’anno al fondo pensione da parte dell’aderente. Di conseguenza, versare i propri risparmi in un fondo pensione non solo consente di costruire un’entrata integrativa rispetto all’assegno pensionistico pubblico, ma può contribuire a ridurre l’IRPEF da pagare.
Nel dettaglio, l’aderente a un fondo pensione come Priamo può dedurre, in dichiarazione dei redditi, 730 o modello Redditi, i contributi versati per un importo massimo di 5.164,57 euro per ciascun anno.
Dunque, chi è iscritto a un fondo pensione negoziale può recuperare, in sede di dichiarazione dei redditi, una parte degli importi versati per la propria pensione integrativa.
Vediamo due esempi, con o senza fondo pensione, applicando le aliquote IRPEF previste per il 2024.
Ipotizziamo un soggetto con un reddito pari a 40 mila euro, non iscritto ad alcun fondo pensione complementare, e vediamo a quanto ammonta l'imposta:
Prendiamo, adesso, a titolo di esempio un soggetto con un reddito sempre pari a 40 mila euro, ma iscritto a un fondo pensione con contributi pari a 5 mila euro all’anno, e calcoliamo l’imposta con un passaggio aggiuntivo:
Come emerge dall’esempio, l’opportunità di dedurre i contributi versati dal reddito imponibile va a incidere direttamente sull’aliquota corrispondente allo scaglione più alto, con un notevole beneficio fiscale per l’aderente al fondo pensione.
A tal proposito, invitiamo a leggere anche il nostro articolo Dove inserire la deduzione fondo pensione nel 730.
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