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Linee di investimento e rendimento atteso: quale rapporto?

Quando si aderisce a un fondo pensione, una delle prime decisioni riguarda la scelta della linea (o comparto) di investimento.

In questo articolo vedremo cosa sono le linee di investimento e qual è il loro legame con il rapporto rischio-rendimento, un aspetto essenziale per prendere decisioni consapevoli.

Successivamente, approfondiremo un elemento chiave da considerare in tutti gli investimenti, soprattutto in quelli previdenziali: l’orizzonte temporale. Si tratta di un aspetto fondamentale, come vedremo, poiché l’investitore dovrebbe sempre valutarne l’andamento nel lungo periodo, senza farsi influenzare eccessivamente dalle fluttuazioni di breve termine.

Infine, scopriremo in che modo è possibile gestire la scelta e il passaggio di comparto con Fondo Priamo.

Linee di investimento del fondo pensione e rapporto rischio-rendimento

La scelta della linea di investimento, nei fondi pensione multi-comparto come Priamo, ha un impatto diretto sul rendimento a lungo termine ed è strettamente legata al rapporto rischio-rendimento.

I fondi pensione offrono diverse tipologie di linee di investimento, suddivise in base agli strumenti finanziari impiegati in prevalenza: garantite, bilanciate e azionarie. Vediamole più nel dettaglio:

  • Le linee garantite (o conservative) investono principalmente in Titoli di Stato e obbligazioni a basso rischio, offrendo rendimenti generalmente contenuti in cambio di una maggiore stabilità, e prevedono una garanzia di restituzione del capitale investito, proteggendo così da eventuali perdite legate alle oscillazioni del mercato. Questa opzione è adatta a chi desidera minimizzare il rischio di perdita, pur accettando una crescita limitata dell’investimento, come ad esempio chi è prossimo alla pensione o ha una propensione al rischio bassa.
  • Le linee bilanciate, invece, differenziano maggiormente il capitale tra azioni e obbligazioni, cercando di bilanciare rischio e rendimento in un orizzonte di medio-lungo periodo. Questo approccio consente una crescita più interessante rispetto alle linee garantite, ma espone a una maggiore volatilità dei mercati, ed è pensato per chi privilegia la continuità dei risultati accettando una moderata esposizione al rischio.
  • Le linee azionarie, infine, destinano una parte significativa del capitale in azioni, con l’obiettivo di ottenere rendimenti più elevati nel lungo periodo. Sebbene offrano maggiori opportunità di crescita, comportano anche un rischio più elevato, con fluttuazioni di valore più accentuate nel breve termine, e sono ideali per chi è lontano dalla pensione o è disposto ad accettare una maggiore esposizione al rischio in cambio di rendimenti attesi maggiori in un ampio orizzonte temporale.

Nella scelta della linea di investimento, dunque, è importante tenere presente la correlazione diretta tra rischio e rendimento: maggiore è il rischio che si è disposti ad assumere, maggiore è il potenziale di rendimento. Tuttavia, ciò non implica che la linea più rischiosa sia sempre la scelta migliore, poiché - come già anticipato - è fondamentale considerare vari fattori personali, tra cui:

  • l’orizzonte temporale disponibile, di cui parleremo diffusamente nel prossimo paragrafo;
  • la propria personale tolleranza o propensione al rischio, ossia la capacità di gestire psicologicamente le fasi di mercato negative;
  • gli obiettivi previdenziali, ossia l’importo desiderato per mantenere un adeguato tenore di vita dopo il pensionamento.

Per approfondire, consigliamo la lettura della nostra guida Come vengono investiti i contributi dal Fondo Pensione.

Per orientarsi nella scelta, fin dalla fase iniziale, può rivelarsi molto utile il questionario di autovalutazione allegato al modulo di adesione al fondo. Questo strumento, infatti, aiuta gli iscritti a individuare il comparto più adatto in base alla loro età e alle loro esigenze previdenziali specifiche.

Scelta della linea di investimento: l’importanza dell’orizzonte temporale

Come già visto nel paragrafo precedente, uno degli aspetti più importanti da considerare nella scelta della linea di investimento è l'orizzonte temporale, ovvero il periodo di tempo che intercorre tra l'adesione al fondo pensione e il pensionamento. Questo fattore ha infatti un impatto significativo sulla strategia da adottare, poiché influisce sulla “quantità di rischio” che si può sopportare senza compromettere i risultati finali.

Se il pensionamento è ancora lontano, ad esempio nel caso di un lavoratore giovane, è consigliabile che scelga una linea di investimento più dinamica, come quella azionaria o bilanciata. Nonostante le fluttuazioni di breve periodo, infatti, nel lungo periodo i mercati finanziari tendono storicamente a crescere e a colmare eventuali perdite contingenti. Un'esposizione maggiore agli strumenti azionari lontano dal pensionamento, dunque, consente di sfruttare le fasi di espansione economica, massimizzando le opportunità di rendimento.

Al contrario, se il pensionamento è vicino, ad esempio entro i prossimi 10 anni, è sicuramente più prudente orientarsi gradualmente verso linee di investimento più conservative, fino ad arrivare a quella garantita. Questo approccio riduce il rischio di subire perdite significative proprio quando si ha bisogno di liquidare il capitale accumulato. Una crisi di mercato poco prima del pensionamento, infatti, potrebbe compromettere il valore del montante in fase di richiesta della prestazione pensionistica.

In questo contesto, la scelta della linea di investimento non dovrebbe mai essere statica, ma adattarsi progressivamente all'avvicinarsi del pensionamento. Pianificare in base all'orizzonte temporale permette di ottimizzare il rendimento dell'investimento, senza esporsi a rischi eccessivi nei momenti cruciali della propria vita lavorativa.

Per un approfondimento, consigliamo la lettura del nostro articolo Come ottenere il massimo dal proprio fondo pensione.

Cambio comparto: come gestirlo con il Fondo Priamo

Per aiutare gli aderenti a scegliere il comparto di investimento più adatto al proprio orizzonte temporale, i fondi pensione multi-comparto offrono la possibilità di cambiare comparto nel corso del tempo (switch), solitamente non prima di 12 mesi dalla scelta iniziale o dall’ultimo cambio

Nel caso di Fondo Priamo, tale operazione può essere svolta in due modi:

  • online, attraverso la propria area riservata, entrando nella sezione “Investimento”, e attivando la procedura “Switch profilo investimento - modifica profilo”. In questo caso, non è necessario spedire documenti cartacei al Fondo;
  • per via cartacea, attraverso il modulo in PDF dedicato, che deve essere stampato, compilato e rispedito al Fondo tramite raccomandata a/r, entro le scadenze previste dalle finestre di cambio comparto che sono rispettivamente il 31 maggio e il 31 ottobre (fa fede il timbro postale di spedizione della raccomandata).

Ricordiamo che i cambi comparto pervenuti entro il 31 maggio vengono elaborati dal 1° giugno e diventano operativi con il valore quota di  giugno, mentre i cambi comparto pervenuti entro il 31 ottobre vengono elaborati a partire dal 1° novembre e hanno operatività dello switch con il  valore quota di novembre.

Questa flessibilità operativa permette agli aderenti di gestire in modo ottimale il rapporto tra rischio e rendimento e di adattare nel tempo la propria posizione alle esigenze personali e familiari che cambiano.

In conclusione, una gestione attiva e consapevole delle linee di investimento può fare una grande differenza nella costruzione di una pensione integrativa solida e sicura.

 

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