La risposta breve a questa domanda è: no. In questo articolo scopriremo, infatti, in che modo vengono tassati rendita o capitale del fondo pensione al momento di percepire la pensione integrativa.
Vedremo, inoltre, che i vantaggi fiscali non riguardano soltanto la fase di prestazione del fondo, ma che dispiegano i loro effetti fin dal primo anno di adesione, in quanto l’adesione comporta fin da subito un notevole risparmio fiscale.
Infine, risponderemo a un’ulteriore domanda: la pensione integrativa deve essere indicata nel 730?
Il lavoratore, una volta maturati i requisiti per accedere alla pensione obbligatoria e con almeno 5 anni di permanenza nel fondo pensione, ha la possibilità di chiedere il pagamento della pensione integrativa in forma di rendita o, entro certi limiti, il rimborso parziale o totale del capitale.
Sul fronte dei fondi pensione, parliamo tecnicamente della fase di prestazione, o liquidazione, del fondo pensione, che comporta la possibilità di scegliere tipicamente tra due prestazioni alternative:
La prestazione può essere percepita dall’iscritto interamente sotto forma di capitale solo se la rendita derivante dalla conversione di almeno il 70% del montante finale risulti inferiore al 50% dell’assegno sociale, che nel 2023 ammonta a 503,27 euro mensili (dunque l’importo di riferimento è pari a 251,63 euro).
Leggi anche il nostro approfondimento Come funziona il riscatto totale del Fondo Pensione a scadenza.
Gli importi percepiti, siano essi in forma di rendita mensile o di capitale, vengono sottoposti a una tassazione particolarmente vantaggiosa se confrontati, ad esempio, con la pensione obbligatoria, che è sottoposta ai normali scaglioni IRPEF (il più basso dei quali è pari al 23%).
Le prestazioni finali per i lavoratori del settore privato, infatti, vengono tassate con un’aliquota del 15%, che si riduce dello 0,30% all’anno per ogni anno di permanenza nel fondo pensione oltre il quindicesimo, fino a un’aliquota minima del 9%.
Inoltre, una parte dell'importo pagato come rendita o capitale è completamente esente da imposte.
Nel dettaglio:
Detto ciò, è importante sapere che quella sulla liquidazione del fondo pensione è un’imposta sostitutiva, dunque la rendita (o il capitale) non fa cumulo con i redditi personali e non è soggetta ad altre imposte.
Il medesimo trattamento fiscale riguarda anche le anticipazioni per spese sanitarie e i riscatti totali e parziali. Alle altre tipologie di anticipazioni, cioè quelle per acquisto/ristrutturazione prima casa o per spese non documentate, si applica un’aliquota più elevata e pari al 23%. Inoltre, anche i riscatti e le anticipazioni non fanno cumulo con il reddito.
Dal momento che abbiamo parlato, oltre che della fase di prestazione, anche delle fasi di contribuzione e gestione e dei relativi trattamenti fiscali, è opportuno fare un cenno ai benefici riservati ai fondi pensione oltre all’imposta sostitutiva sulla liquidazione che abbiamo appena visto:
La pensione integrativa non va inserita nel 730. Questo perché, come abbiamo visto, la rendita mensile (o il capitale) subisce una tassazione sostitutiva in via definitiva, dunque non fa cumulo con altri redditi.
Tecnicamente, si parla di ritenuta alla fonte a titolo di imposta, e ogni reddito sottoposto a questo tipo di ritenuta non va poi inserito in dichiarazione, poiché gli obblighi con il Fisco sono considerati assolti.
Nel 730 è invece importante inserire i contributi versati nel corso degli anni, perché danno diritto a una deduzione, dunque a un abbattimento del reddito imponibile, su cui poi viene determinata l’IRPEF da versare.
Al conteggio del totale dei contributi fiscalmente deducibili deve:
Tutto ciò significa che chi sceglie di aderire a un fondo pensione recupererà in dichiarazione parte dell’importo versato sotto forma di minore IRPEF da versare.
Leggi anche il nostro approfondimento Dove inserire la deduzione fondo pensione nel 730
In conclusione, abbiamo visto che i fondi pensione come il Fondo Priamo garantiscono una serie di benefici fiscali interessanti, che rendono la previdenza integrativa una delle scelte di investimento più vantaggiose dal punto di vista fiscale.
Ora, alla luce di quanto detto, possiamo rispondere chiaramente alla domanda che ci siamo posti fin dal principio: no, la liquidazione del fondo pensione sotto forma di prestazione previdenziale non fa cumulo sul reddito, ad esempio con la pensione INPS o con altri redditi che, invece, vanno inseriti nel 730.
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