Il riscatto per premorienza è una delle possibili prestazioni riconosciute dal fondo pensione, che riguarda in particolare il malaugurato caso in cui l’aderente muoia prima di aver maturato i requisiti per accedere alla pensione pubblica, e di conseguenza anche a quella integrativa.
Si tratta, nei fatti, di una prestazione che protegge il risparmio previdenziale fino a quel momento accumulato e lo destina agli aventi diritto, in modo che il capitale accumulato non vada perduto.
In questo articolo vedremo nel dettaglio cos’è e come funziona il riscatto per premorienza, chi sono i soggetti interessati da questa particolare prestazione e in che modo viene tassata.
Infine, vedremo come designare i beneficiari del riscatto per premorienza con il Fondo Priamo e in che modo questi ultimi possono farne richiesta in caso di decesso prematuro dell’aderente.
Chi aderisce a un fondo pensione, oltre a garantirsi una pensione integrativa rispetto a quella da previdenza obbligatoria, attraverso i contributi versati può tutelare i propri cari nel caso in cui si verifichi il malaugurato evento di una sua morte prematura.
La risposta a questa esigenza di protezione è il riscatto per premorienza, che consiste nella possibilità di riconoscere ai beneficiari designati o agli eredi l’importo del montante accumulato fino al decesso dell’aderente, comprensivo dei rendimenti maturati e al netto di imposte e costi.
In parole semplici: se l’aderente al fondo pensione muore prima di maturare i requisiti per il pensionamento, la posizione individuale non è persa, ma spetta agli aventi diritto.
Una opportunità importante, dunque, soprattutto nel caso in cui l’aderente sia l’unico percettore di reddito in famiglia o comunque la persona che maggiormente sostiene il reddito familiare.
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Gli aventi diritto al riscatto per premorienza sono definiti dall’art. 14, comma 3, del D.Lgs. 252/2005.
Si tratta di soggetti elencati in ordine di priorità, esattamente come segue:
Infine, se mancano tutti i soggetti precedentemente menzionati, la posizione individuale resta in capo al fondo e viene suddivisa tra tutti gli altri aderenti, come ribadito dalla COVIP con la Risposta a quesito in tema di trattamento di posizioni prescritte presso forme pensionistiche individuali e collettive dell’aprile 2023.
Il riscatto per premorienza è soggetto a tassazione e l’aliquota applicata dipende dalla permanenza dell’aderente nel fondo.
Le somme erogate (al netto della componente finanziaria che ha già scontato l’imposta sostitutiva del 20%, nonché dei contributi non dedotti) sono assoggettate a una ritenuta a titolo d’imposta con aliquota del 15%, che si riduce dello 0,30% per ogni anno eccedente il quindicesimo di partecipazione a forme pensionistiche complementari, fino a giungere a un'aliquota minima del 9%.
Anche questa prestazione, esattamente come la pensione integrativa, è dunque sottoposta a una tassazione agevolata.
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Per usufruire del riscatto per premorienza, l’iscritto a Fondo Priamo deve innanzitutto compilare la sezione “Soggetti designati” presente nell’Area riservata agli aderenti (a cui è possibile accedere anche con lo SPID).
Per designare più di un soggetto, occorre indicare se si intende:
Se non si forniscono questi dati, le somme accumulate nel Fondo, al netto delle imposte e dei costi di gestione, saranno liquidate agli eredi indicati nel testamento del deceduto oppure a quelli stabiliti all'eredità legittima.
In assenza di tutti questi soggetti, come detto, la posizione individuale verrà suddivisa fra tutti gli aderenti a Fondo Priamo.
Per ottenere questa prestazione, i soggetti aventi diritto al riscatto per premorienza (beneficiari o eredi che siano) devono compilare il Modulo di liquidazione per decesso, indicando i seguenti dati:
Al modulo occorre poi allegare i seguenti documenti:
La documentazione completa va poi trasmessa:
La tempistica a seguito della ricezione della domanda da parte di Priamo è la seguente:
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