Aderire a due fondi pensione è possibile, ma bisogna valutare attentamente le proprie esigenze e le ragioni che inducono a fare questa scelta.
In questo articolo vedremo quali possono essere i motivi di questa scelta, se è possibile destinare il TFR a due fondi pensione, come funzionano le deduzioni fiscali in questo caso, se e in che modo si possono unificare due fondi.
Approfondiamo insieme.
La risposta immediata è sì: è possibile aderire a due diversi fondi pensione.
Diverse possono essere le motivazioni che inducono un singolo individuo ad aprire più posizioni previdenziali complementari, ad esempio l’esigenza di avere avere la prestazione finale in forma di capitale al 100%.
In questo caso, infatti, occorre sapere che è possibile chiedere il 100% in capitale a condizione che, convertendo il 70% della posizione individuale, si ottenga una rendita annua di importo inferiore al 50% dell’assegno sociale.
Nel dettaglio, nel 2021 l’importo dell’assegno sociale è di 460,28 euro per 13 mensilità, corrispondenti quindi a 5.983,64 euro annui.
Se hai aderito a due fondi pensione, i due montanti non si cumulano per determinare i conteggi illustrati sopra, dunque è più probabile ottenere l’intero capitale al momento del ritiro dal mercato del lavoro.
Tuttavia questa motivazione diventa debole se consideriamo che:
In questo caso la risposta è no, poiché il meccanismo di destinazione del TFR non lo consente.
Il lavoratore può scegliere se destinare il trattamento di fine rapporto a un fondo pensione oppure lasciarlo in azienda.
Chi sceglie di versare il TFR in un fondo pensione può poi valutare se optare per il fondo previsto dal suo contratto di lavoro oppure per un piano individuale.
Leggi il nostro approfondimento TFR in azienda o in un fondo pensione: come scegliere?
I contributi versati per la pensione complementare sono deducibili dal reddito IRPEF.
Questo significa che vanno a ridurre l’importo del reddito su cui vengono determinate le imposte annuali.
La deduzione ha un tetto massimo annuale pari a 5.164,57 euro, ed è un limite che permane anche in caso di sottoscrizione di due o più fondi.
Questo significa che la soglia rimane identica e non si applica ai versamenti nel singolo fondo.
In questo caso permane il vincolo che vieta il trasferimento prima che siano trascorsi due anni dall’adesione al fondo.
Questa, come tutte le altre scelte illustrate nei paragrafi precedenti, necessitano di accurate riflessioni e valutazioni economiche, in modo da non disperdere i propri fondi magari nell’errata idea di differenziare l’investimento per tutelare il capitale e/o ottimizzare i rendimenti.
Leggi il nostro approfondimento Come vengono investiti i contributi dal Fondo Pensione.
Se rientri tra i soggetti che hanno diritto all’adesione al Fondo Priamo, unificare gli altri montanti con il nostro fondo ti garantisce:
Insomma, unire i fondi non solo si può, ma è una buona idea in un’ottica di risparmio.
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