Contributi previdenziali accreditati sul conto previdenziale del lavoratore, senza alcun esborso da parte di quest’ultimo: parliamo dei contributi figurativi.
Pur non comportando versamenti in denaro, essi contribuiscono al conteggio dei periodi contributivi per andare in pensione e al calcolo dell’assegno pensionistico.
In questo articolo vedremo in quali casi specifici i lavoratori hanno diritto a questo tipo di contributo (ad esempio quando percepiscono la disoccupazione) e in che modo l’adesione a un fondo pensione può contribuire a incrementare la serenità quando si pensa al momento del pensionamento, pur vivendo fasi di “vuoti contributivi” dovuti alla temporanea mancanza di lavoro.
I contributi figurativi sono contributi previdenziali accreditati al lavoratore ai fini pensionistici, senza oneri per il lavoratore stesso.
In poche parole, sono contributi effettivamente conteggiati per il calcolo della pensione ma che non comportano un effettivo versamento in denaro.
I contributi figurativi vengono accreditati quando il lavoratore:
Diverse sono le finalità per cui vengono accreditati, nel dettaglio a:
In sostanza vanno a incrementare il conto previdenziale del lavoratore anche nei casi - vedremo nel dettaglio quali - in cui l’attività non è svolta in maniera regolare o non viene svolta affatto, ma il lavoratore ha comunque diritto al conteggio di quei contributi.
Sono contributi fondamentali perché incidono su:
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L’accredito dei contributi figurativi può avvenire in due diverse modalità, a seconda dei casi:
L’accredito dei contributi figurativi d’ufficio, dunque senza necessità di fare domanda, avviene per i periodi durante i quali il lavoratore è stato:
L’accredito d’ufficio si ottiene anche nei casi in cui il lavoratore abbia beneficiato di:
Ci sono poi dei casi in cui i contributi figurativi sono accreditati solo a fronte di una domanda fatta all’INPS da parte dell’avente diritto.
L’INPS indica in maniera dettagliata le situazioni in cui il soggetto, pur non lavorando, ha diritto al conteggio dei contributi ai fini pensionistici, nel dettaglio:
I dettagli circa le domande per ciascuno dei casi elencati sono disponibili sulle pagine del sito INPS dedicata ai contributi figurativi.
Come visto, i casi per i quali si ha diritto ai contributi figurativi sono tassativamente quelli previsti dalla legge e non contemplano tutti i casi in cui un soggetto in età da lavoro si ritrova in condizione di non lavorare.
Un esempio è la fase che intercorre fra la fine del periodo in cui si percepisce l’assegno di disoccupazione (che è limitato nel tempo) e una nuova assunzione.
Aderire a un fondo pensione diventa fondamentale anche per sopperire a eventuali fasi in cui non si lavora e non si maturano contributi, per due motivi ben precisi:
Insomma, i fondi pensione sono un’ottima risposta a una fase storica in cui si potrebbero creare dei buchi contributivi che nemmeno i contributi figurativi riescono a colmare.
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