Il Mese dell’Educazione Finanziaria, promosso dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria, è giunto alla sua quinta edizione, con il titolo “Costruisci oggi quello che conta per il tuo futuro”.
Il mese di ottobre, quindi, è stato interamente dedicato alla divulgazione sui temi finanziari, assicurativi e previdenziali attraverso convegni, lezioni, laboratori, webinar e seminari, con la partecipazione di diverse realtà, dalle organizzazioni del Terzo Settore agli Enti Locali, passando per le associazioni datoriali e per gli operatori del settore finanziario, assicurativo e previdenziale.
In questo articolo vedremo nel dettaglio in cosa consiste il mese dell’educazione finanziaria, quali iniziative sono state organizzate sul tema della previdenza e cosa emerge dal Rapporto EduFin 2022.
Infine, vedremo come e perché si crea una relazione virtuosa tra il livello di cultura finanziaria e l’adesione al fondo pensione.
Nell'ottobre 2022 si è tenuta la quinta edizione del Mese dell’Educazione Finanziaria, l’iniziativa promossa dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria (o Comitato EduFin), istituito dal Ministro dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e con quello dello Sviluppo Economico, con la finalità di diffondere la cultura finanziaria nel nostro Paese.
Ottobre EduFin consiste in un intero mese dedicato a eventi e iniziative (in presenza e online) dedicate alle conoscenze e competenze finanziarie, assicurative e previdenziali.
L’edizione 2022 si è concentrata sul tema “Costruisci oggi quello che conta per il tuo futuro”, a rimarcare l’importanza di costruire conoscenze di base su cui poter contare per gestire al meglio i propri risparmi, scegliere in modo consapevole come investire e accantonare a fini previdenziali.
Il calendario degli eventi #OttobreEdufin2022 è dunque fitto di seminari, incontri, webinar, video, laboratori, ecc., organizzati da una vasta platea di organizzazioni e approvati dal Comitato sulla base di linee guida stringenti con la finalità di garantire elevati standard qualitativi.
La previdenza è stata al centro di molteplici iniziative che hanno arricchito il calendario del Mese dell’Educazione Finanziaria.
Nel corso di ottobre 2022, in particolare, si sono tenuti 65 eventi dedicati alla previdenza, tra lezioni in presenza, seminari, webinar, laboratori, ecc.
Destinatari delle diverse iniziative, in particolare, giovani e donne che, come vedremo in seguito, sono le categorie della popolazione che presentano un maggior deficit di educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale, aspetto che potrebbe pregiudicare il loro futuro e che può essere colmato fornendo l’accesso alle corrette informazioni sulla gestione del denaro e sulle scelte finanziarie.
Una breve carrellata che, tuttavia, mostra la ricchezza di argomenti trattati e la varietà di attori che intervengono nell’organizzazione degli eventi formativi.
Al termine del Mese dell’Educazione Finanziaria 2022, il Comitato EduFin ha reso noti i dati emersi dal Rapporto EduFin 2022 sulla situazione economica delle famiglie e i livelli di alfabetizzazione finanziaria, assicurativa e previdenziale in Italia, dal titolo “Educazione finanziaria: strumento d’orientamento in tempo d’incertezza”, realizzato in collaborazione con Doxa.
La ricerca rileva innanzitutto un aumento, rispetto al 2021, della notorietà del Comitato Edufin (dall’8,5% del 2020 al 12,1% del 2022) e del Mese dell'Educazione Finanziaria (da 12% a 18,9%). Inoltre, un italiano su dieci sa che esiste una Strategia nazionale per l’educazione finanziaria
Tra le conoscenze finanziarie di base si rileva che circa il 67% della popolazione conosce gli effetti dell’inflazione sul potere di acquisto.
Ciò nonostante, la strada da percorrere è ancora lunga, dal momento che la percentuale di persone con un elevato livello di conoscenza finanziaria rimane bassa, toccando appena il 44,3%, dato che peggiora se si analizza la fascia più giovane della popolazione, nella quale crolla al 30,5%.
Rilevante risulta lo scarto tra la percezione delle proprie conoscenze e la reale consapevolezza.
Un esempio lampante riguarda i temi previdenziali, dove più del 50% degli intervistati dichiara di conoscere approssimativamente il rischio di longevità e il funzionamento del primo pilastro della previdenza pubblica, ma la percentuale di coloro che conoscono effettivamente questi concetti e il loro funzionamento risulta molto più bassa (intorno al 20%).
Per consultare il Rapporto Edufin 2022, clicca qui.
Analizzando i dati del Rapporto EduFin 2022 relativi alla previdenza complementare, emerge una correlazione virtuosa tra chi sceglie di aderire a un fondo pensione negoziale e la conoscenza effettiva delle nozioni finanziarie e previdenziali di base.
In generale, si rileva che oltre la metà di uomini e donne risponde correttamente alle domande sulla previdenza complementare e la percentuale sale al crescere dell’età, del titolo di studio e della residenza nelle zone economicamente più sviluppate del Paese.
Si registra anche una percentuale più alta di conoscenze sulla previdenza complementare tra i lavoratori autonomi rispetto ai lavoratori dipendenti. Oltre il 60% del campione, inoltre, è in grado di spiegare cos’è la previdenza complementare.
Considerando poi un indicatore che misurasse il complesso delle conoscenze degli intervistati, si osserva che il tasso di risposta corretto è piuttosto basso, dal momento che raggiunge circa l’8% del campione. La percentuale sale a circa il 10% se consideriamo le sole risposte corrette ai quesiti sulla previdenza pubblica.
Se si esclude il quesito sul rischio di longevità, la percentuale di risposte corrette sale ulteriormente al 21%. Se, invece, l’indice sintetico segnalasse coloro che rispondono ad almeno una risposta corretta, la percentuale sarebbe pari all’83%, beneficiando del buon risultato sulla conoscenza degli strumenti della previdenza complementare.
Le percentuali più alte di errore riguardano nuovamente donne, giovani, coloro che hanno un basso livello d’istruzione e i residenti al Sud.
Come detto, mettendo poi in relazione il possesso di conoscenze effettive sulle nozioni previdenziali e finanziarie con l’adesione alla previdenza complementare, emerge una correlazione significativa e positiva tra le due, evidenziando l’importanza di accrescere l’alfabetizzazione attraverso campagne informative mirate.
Come Fondo Priamo siamo quotidianamente impegnati su questo fronte, ad esempio attraverso la nostra Pagina Facebook e questo blog, in cui forniamo informazioni utili e di facile fruizione sul tema della finanza, in generale, e della previdenza, in particolare.
A tal proposito, consigliamo di leggere il nostro articolo Cos'è e come funziona un fondo pensione negoziale per iniziare ad approfondire questo argomento.
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