La Pensione di Cittadinanza è un sussidio rivolto alle persone con più di 67 anni, introdotto nel 2019.
In questo articolo vedremo qual è la relazione tra PdC e Reddito di Cittadinanza, a chi spetta questa forma pensionistica, qual è l’importo erogato, come si determina e come farne richiesta.
Scopriremo, inoltre, se vi è compatibilità o meno con la pensione sociale e in che modo l’adesione a un Fondo Pensione può rappresentare una potente arma di contrasto alla povertà pensionistica.
La Pensione di Cittadinanza (PdC) è una forma di sostegno al reddito dei pensionati ed è legata a stretto filo al Reddito di Cittadinanza (RdC).
Il RdC diventa PdC quando tutti i componenti del nucleo familiare hanno un’età che va dai 67 anni in su, oppure se nel nucleo familiare ci sono anche persone di età inferiore a 67 anni che presentano disabilità grave o non autosufficienza.
In sostanza, è un beneficio che riguarda i soggetti che sono fuori dal mercato del lavoro per questioni anagrafiche o psico-fisiche.
Questa forma di sussidio è stata introdotta nel 2019 per integrare i trattamenti pensionistici inferiori a € 780,00.
Per poter ottenere la Pensione di Cittadinanza occorre avere un ISEE in corso di validità; ricordiamo, infatti, che l’ISEE scade il 31 dicembre di ogni anno e che, per il rilascio del documento, bisogna rifarne richiesta.
L’ISEE è alla base della PdC, poiché serve a determinare chi sono i soggetti che hanno diritto al sussidio.
Bisogna, infatti, essere in possesso dei seguenti requisiti:
Inoltre, uno o più componenti del nucleo familiare non devono essere intestatari di:
Dal punto di vista dei requisiti di cittadinanza e residenza, la PdC spetta ai:
Gli aventi diritto devono inoltre essere residenti da almeno 10 anni nel territorio dello Stato italiano, di cui almeno 2 anni in maniera continuativa alla data di presentazione della domanda.
Non hanno invece diritto alla PdC:
Il beneficio viene erogato attraverso una carta di pagamento elettronica, la Carta Pensione di Cittadinanza.
Dal 2021, la pensione può essere erogata in alternativa insieme alla pensione INPS se il richiedente è titolare di una prestazione pensionistica pubblica.
L’importo spettante agli aventi diritto alla Pensione di Cittadinanza è calcolato in base al numero dei componenti del nucleo familiare e si compone di due quote.
Il contributo economico di base è pari a € 630 per 12 mensilità, per un totale di € 7.560 annui.
Questo importo deve poi essere moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza, che fa riferimento al numero dei componenti del nucleo familiare. Più nel dettaglio:
Ad esempio, in un nucleo familiare con 2 persone over 67, l’importo del contributo mensile è pari a € 882,00, cioè € 630,00 moltiplicato per 1,4, che è la scala di equivalenza per i nuclei con 2 componenti.
La seconda componente della pensione è pari a € 150,00 per 12 mensilità, quindi € 1.800 annui, che spettano ai pensionati con:
Determinato così l’importo lordo della ricarica mensile della PdC, occorre sottrarre:
Per mantenere il diritto alla Pensione di Cittadinanza, bisogna aggiornare il modello ISEE ogni anno.
Ricordiamo che, ai fini della percezione della PdC, a differenza di quanto previsto per il Reddito di Cittadinanza, i pensionati non devono assolvere nessun obbligo lavorativo.
Tuttavia, se permangono tutti i requisiti illustrati, la Pensione di cittadinanza è compatibile con lo svolgimento di attività lavorativa da parte di uno o più componenti del nucleo familiare.
Per ottenere la Pensione di Cittadinanza occorre presentare domanda mediante il modulo INPS Sr180, che può essere inviato:
A seguito della richiesta, il pensionato riceverà tre messaggi sul numero di cellulare che ha indicato nella domanda. I messaggi conterranno:
Il primo pagamento è già predisposto dall’ufficio postale al momento del ritiro della carta. Dopodiché la carta verrà ricaricata ogni mese, quasi sempre intorno al 27.
Occorre spendere l’intero importo ricevuto entro la fine del mese successivo per evitare un’eventuale decurtazione. Dunque, se ad esempio hai ricevuto la ricarica il 27 gennaio 2022, devi consumare o prelevare l’intero importo entro il 28 febbraio 2022.
La Pensione di Cittadinanza ha una durata di 18 mesi, ma può essere rinnovata senza nessun mese di stop, a differenza di quanto previsto per il RdC.
L’Assegno sociale, o pensione sociale, è una prestazione assistenziale che può essere richiesta dai cittadini italiani e stranieri (comunitari ed extracomunitari, questi ultimi in possesso di permesso di soggiorno di lungo periodo) che non hanno mai lavorato oppure non hanno diritto alla pensione derivante da contributi.
Di seguito i requisiti necessari per farne domanda:
L’importo dell’assegno sociale per il 2022 è pari a € 468,10 per tredici mensilità.
Chi percepisce l’assegno sociale, in presenza dei requisiti sopra esposti per l’accesso alla Pensione di Cittadinanza, ha diritto di integrare gli importi percepiti facendo richiesta della PdC.
Dunque i due sussidi sono compatibili.
I fondi di previdenza complementare, come il Fondo Priamo, sono un ulteriore e fondamentale strumento di contrasto della povertà pensionistica.
Se scegli di aderire a una forma di previdenza complementare, infatti, poi costruire fin da subito, a partire dal tuo primo lavoro (o ancor prima, in caso di iscrizione al Fondo anche per i propri figli), una pensione integrativa che vada a sostenere il tuo tenore di vita una volta raggiunta l’età per il pensionamento.
Si tratta di una scelta molto importante che ti vede quale protagonista attivo del tuo futuro previdenziale e che garantisce una serie di vantaggi, a maggior ragione se sei un lavoratore dipendente:
Per un approfondimento vai alle pagine dedicate ai vantaggi del Fondo Priamo.
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