I fondi pensione multicomparto, come Fondo Priamo, offrono agli aderenti la possibilità di scegliere tra diversi comparti di investimento che soddisfano le differenti esigenze degli aderenti in termini di rischio e rendimento.
In questo articolo vedremo innanzitutto le principali caratteristiche delle linee di Fondo Priamo. Successivamente analizzeremo le scelte possibili per l’aderente, tenendo conto non solo della propensione al rischio individuale, ma anche dell'orizzonte temporale a disposizione.
Infine, spiegheremo come scegliere il comparto più adatto alle proprie esigenze e in che modo effettuare il passaggio da una linea di investimento all'altra.
Fondo Priamo offre tre diverse linee di investimento, o comparti, ciascuna con un diverso profilo di rischio e rendimento atteso.
Vediamole nel dettaglio.
Questa linea è destinata agli aderenti con una bassa propensione al rischio o con un orizzonte temporale breve, vicino al pensionamento. La gestione ha l’obiettivo di realizzare, con elevata probabilità, un rendimento in linea con la rivalutazione attesa del TFR. Inoltre, è il comparto in cui vengono investiti di default i flussi di TFR conferiti tacitamente e i contributi derivanti dalle adesioni contrattuali.
Le caratteristiche principali sono:
Questa linea è adatta a chi ha davanti a sé un orizzonte temporale medio, compreso tra 5 e 10 anni, e/o una moderata esposizione al rischio.
La gestione ha come obiettivo privilegiare la continuità dei risultati accettando un’esposizione moderata al rischio. Investe principalmente in titoli obbligazionari, con investimenti in azioni che non superano il 17,5%.
Questa linea è caratterizzata da una maggiore esposizione al rischio e ha una gestione volta a ricercare rendimenti attesi più elevati nel lungo periodo, con una possibile discontinuità di risultati nei singoli esercizi. È ideale per gli aderenti con un orizzonte temporale lungo, superiore ai 15 anni.
Il comparto investe in modo bilanciato tra titoli di debito e titoli di capitale, con investimenti in azioni che non superano il 35%.
Per approfondire, invitiamo a leggere il nostro articolo Come vengono investiti i contributi dal Fondo Pensione.
Ricordiamo che la scelta fatta in fase iniziale non è definitiva e vincolante, in quanto l’aderente ha la possibilità di cambiare comparto nel corso del tempo (a patto che, tra uno “switch” e l’altro, sia passato almeno un anno) con le modalità che vedremo nell’ultimo paragrafo.
Scegliere il comparto è un passaggio cruciale per massimizzare la propria permanenza nel Fondo. Valutare correttamente la propria propensione al rischio e l'orizzonte temporale disponibile, e scegliere di conseguenza il comparto di investimento più adatto, permette infatti agli aderenti di ottimizzare i vantaggi offerti.
Uno strumento utile, in tal senso, è il questionario di autovalutazione allegato al modulo di adesione, che aiuta il lavoratore a individuare la linea che meglio rispecchia le proprie caratteristiche.
La scelta del comparto, dunque, dovrebbe essere fatta non solo considerando il rapporto rischio/rendimento, ma anche tenendo conto del periodo di tempo a disposizione prima del pensionamento.
Da questo punto di vista, l’ideale sarebbe aderire al Fondo da giovani, possibilmente sin dal primo impiego, per poter sfruttare appieno i vantaggi di un orizzonte temporale molto lungo per l’accumulo, preferendo il comparto Bilanciato Sviluppo o Bilanciato Prudenza nei primi anni di adesione, per passare poi al comparto Garantito Protezione quando si avvicina il momento del pensionamento.
Questa strategia ha l’obiettivo di selezionare nei primi anni di adesione il comparto con il più alto livello di rischio e rendimenti attesi maggiori, per poi passare gradualmente a comparti con esposizione media e infine a quello garantito negli ultimi anni prima del pensionamento.
La possibilità di usufruire di diverse linee di investimento, dunque, è molto vantaggiosa, soprattutto per chi si iscrive fin dal primo impiego. Prima si inizia a progettare la pensione integrativa, infatti, più gli importi versati possono generare rendimenti elevati.
Il passaggio da un comparto all'altro può essere effettuato a condizione che sia trascorso un periodo minimo di 12 mesi nella linea di investimento da cui si intende trasferire il montante.
Per il cambio di comparto nel Fondo Priamo, gli aderenti hanno a disposizione due "finestre temporali":
Come anticipato, esistono due modalità per chiedere il cambio del comparto:
Per ulteriori informazioni sui comparti, invitiamo a consultare la nostra guida dedicata alla Gestione.
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