La perdita di una persona cara, oltre al dolore dal punto di vista affettivo, può causare notevoli problematiche sul fronte finanziario, soprattutto se il soggetto deceduto era quello che in ambito familiare produceva reddito in via esclusiva o prevalente.
Vi sono tuttavia delle tutele pubbliche e delle opportunità offerte dalla previdenza complementare, nei confronti dei superstiti, al fine di preservare il loro tenore di vita e la serenità finanziaria anche dopo la morte del familiare.
In questo articolo vedremo dunque cos’è, come funziona e chi tutela la pensione di reversibilità INPS, perché occorrerebbe valutare la reversibilità offerta dai fondi pensione, come funziona la reversibilità di Priamo in fase di prestazione e, infine, cosa accade nel caso in cui l’aderente di Priamo deceda in fase di contribuzione.
Quando un pensionato INPS muore, quali sono i diritti degli eredi sul suo assegno pensionistico oltre che sul suo patrimonio?
Introduciamo fin da subito il concetto di pensione di reversibilità pubblica. Si tratta di un assegno pensionistico riconosciuto dall’INPS ai familiari di un soggetto deceduto. Un beneficio che in realtà è diviso in due diverse tipologie, a seconda della situazione:
Tuttavia, per ottenere la pensione indiretta occorre che l’assicurato abbia raggiunto determinati requisiti prima del decesso:
Per la reversibilità, quando cioè il deceduto è già in pensione, questi requisiti non sono invece rilevanti e l’assegno spetta a coniuge e figli superstiti. La reversibilità spetta nel dettaglio ai figli:
In assenza di coniuge e figli, l’assegno potrebbe spettare a genitori, sorelle o fratelli del deceduto, ma in determinate circostanze (ad esempio in presenza di disabilità). Inoltre la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 88/2022, ha esteso l’accesso alla pensione di reversibilità anche ai nipoti maggiorenni, orfani e inabili al lavoro.
Leggi anche il nostro approfondimento Cos'è e a chi spetta la pensione di reversibilità
Perché il tema della reversibilità è importante anche quando si decide di aderire a un fondo pensione?
Innanzitutto perché gli importi della reversibilità pubblica sono esigui e rappresentano una percentuale dell’assegno pensionistico, assegno che peraltro con il passaggio al calcolo con il sistema contributivo va via via assottigliandosi.
Questa percentuale varia a seconda della composizione della famiglia:
In assenza del coniuge, le aliquote sono le seguenti:
Inoltre, come visto la reversibilità INPS non tutela tutti i familiari, ma soltanto quelli che rispettano determinate condizioni giuridiche e anagrafiche.
In questo caso l’adesione a un fondo pensione permette di integrare l’assegno di reversibilità pubblico, se si fa una scelta mirata a ottenere anche questa tutela quando si decide di affidarsi alla previdenza complementare.
Parlando del Fondo Priamo, in particolare, gli aderenti possono beneficiare della seguente prestazione pensionistica:
“Rendita vitalizia immediata rivalutabile reversibile in misura pari al 60%, 70%, 80% o 100% (opzione D): è la rendita che viene pagata al pensionato finché è in vita e, dopo il suo decesso, al beneficiario da lui designato se ancora in vita. L’erogazione termina con il decesso del beneficiario.”
Approfondiamo dunque questa opzione.
Chi intende tutelare un’altra persona, dunque non soltanto coniuge e figli ma anche convivente o altri parenti, in caso di decesso può optare per la rendita reversibile in modo che il soggetto da lui designato possa continuare a ricevere la pensione (tutta o in parte).
Questa opzione prevede che, dopo il decesso del pensionato, il soggetto indicato come beneficiario della reversibilità continui a ricevere la rendita fin quando rimarrà in vita.
A differenza dalla reversibilità INPS che definisce i possibili beneficiari senza possibilità di deroghe, nel caso di Priamo il designato viene scelto al momento della richiesta della prestazione, cioè della pensione integrativa. Una volta scelto, non è più possibile modificare il beneficiario.
L’importo della rendita reversibile dipende:
Nel ventaglio di opportunità offerte a coloro che aderiscono al Fondo Priamo c’è anche l’opzione della prestazione sotto forma di rendita vitalizia immediata rivalutabile reversibile.
La prestazione consiste nella rendita annua erogabile al pensionato finché quest’ultimo è in vita e, al suo decesso, nel pagamento di un capitale pari alla differenza fra:
Chiaramente il beneficiario otterrà il capitale residuo soltanto nel caso in cui la differenza tra importo accumulato e rate già percepite sia positiva.
A differenza della rendita reversibile, che abbiamo analizzato nel paragrafo precedente, in questo caso è possibile modificare nel tempo l'eventuale beneficiario delle somme residue.
Cosa accade invece se il soggetto iscritto muore mentre è ancora in fase di contribuzione, dunque non è ancora andato in pensione?
In questo caso non parliamo di reversibilità ma di riscatto per premorienza, che scatta soltanto nel caso in cui il soggetto aderente decida attivamente di designare uno o più beneficiari diversi dagli eredi.
Per usufruire del riscatto per premorienza l’iscritto deve compilare la sezione “Soggetti designati” presente nella nuova Area riservata aderenti. Se vengono designati più soggetti, è possibile indicare la percentuale da attribuire a ciascuno di essi; se la volontà è quella di indicare dei soggetti in alternativa tra loro, si può inserire per ognuno il 100%.
Se non si forniscono questi dati le somme accumulate nel Fondo Priamo, al netto delle imposte e dei costi di gestione, saranno liquidate agli eredi indicati nel testamento del deceduto.
In conclusione, sia per quanto concerne la scelta della reversibilità in fase di prestazione, sia per la scelta dei designati in caso di premorienza in fase di contribuzione, il Fondo Priamo offre agli aderenti libertà di scelta circa i soggetti da designare a differenza della reversibilità INPS, che impone per legge i beneficiari e i requisiti che devono possedere, restringendo il campo di azione e tutela.
Inoltre, come abbiamo visto, dal momento che gli importi delle pensioni pubbliche si fanno sempre più esigui, ragionare sull’opportunità di costituire una rendita integrativa futura grazie alla previdenza complementare è pressoché imprescindibile.
L’età media del primo impiego in Italia è un dato in crescita da anni, ma quali sono le ragioni che stanno alla base di questa tendenza?
Andare in pensione anticipata può avere delle ripercussioni finanziarie anche sul proprio fondo pensione. Vediamo perché.
In questo articolo vedremo che cosa sono i contributi indebitamente versati e in che modo recuperarli.
Vediamo cosa sono e come funzionano i coefficienti di trasformazione, come si calcola la pensione e quali sono le novità per il 2023.
Scopri tutti i vantaggi del Fondo Priamo. Contattaci!
Il campi segnalati da (*) sono obbligatori