Il Net Asset Value (NAV) è un indicatore sintetico utile per valutare l'andamento patrimoniale di un fondo o di una società. Pur non essendo l'unico parametro su cui basare le proprie decisioni di investimento, rappresenta uno strumento prezioso per fotografare la situazione, valutare le performance nel tempo e fare confronti tra realtà economiche simili.
In questo articolo inizieremo con la definizione del Net Asset Value, per poi analizzare la differenza tra il valore contabile e il prezzo della quota di un fondo o di una società. Approfondiremo quindi il calcolo del NAV, per comprendere i fattori che influenzano questo indicatore.
Concluderemo esplorando il rapporto tra NAV e fondi pensione, per vedere poi quali informazioni utili possano ricavare gli aderenti.
Il Net Asset Value (NAV), traducibile in italiano come "valore patrimoniale netto", è un indicatore finanziario che misura il valore complessivo di un fondo di investimento o di un'azienda, al netto dei debiti.
In pratica, il NAV indica il valore di un fondo o di un'azienda in un dato momento, permettendo così di calcolare l'importo delle quote detenute da ciascun investitore.
Inoltre, il NAV rappresenta l'importo che un investitore dovrebbe pagare per acquistare nuove quote in quel momento, poiché il valore delle attività e dei debiti varia nel tempo. Allo stesso modo, indica quanto un investitore potrebbe incassare vendendo le proprie quote o richiedendone il rimborso.
È importante distinguere il NAV dal prezzo delle quote trattato sui mercati per strumenti finanziari come azioni o obbligazioni. Sebbene sia utile per rapide valutazioni, il NAV ha una natura prettamente contabile, basata sui dati di bilancio del fondo o dell'azienda considerata.
Per chiarire meglio questo concetto, e prima di affrontare il calcolo del NAV, vediamo la differenza tra valore contabile e prezzo.
Il valore contabile, strettamente legato al Net Asset Value, si basa sui dati di bilancio di una società e permette di valutare la situazione patrimoniale analizzando la differenza tra attività e passività.
È una fotografia scattata in un preciso momento, ad esempio la fine dell'anno o periodi intermedi come i trimestri. Questo valore non subisce le fluttuazioni dei mercati finanziari, poiché in bilancio investimenti e debiti vengono registrati seguendo criteri normativi e principi contabili precisi.
Il prezzo, o valore di mercato, rappresenta l'importo a cui le quote di un fondo o di una società vengono effettivamente scambiate sui mercati finanziari.
A differenza del valore contabile, che è un dato statico e una fotografia di un momento preciso, il valore di mercato è dinamico e può variare più volte nell'arco della giornata, influenzato da notizie relative al titolo o al contesto economico in cui opera l'azienda o il fondo.
Il NAV è quindi utile per inquadrare la situazione patrimoniale di un fondo o di un'azienda, "neutralizzando" gli effetti temporanei e di breve periodo sui prezzi delle quote, e per fornire informazioni precise relative a un determinato periodo.
Il calcolo del NAV è semplice e si compone di pochi passaggi, cosa che lo rende un indicatore particolarmente utile.
Ecco i dettagli:
Dopo aver ottenuto il NAV complessivo con queste operazioni di somma e sottrazione, per calcolare il NAV per quota è sufficiente dividere il risultato per il numero di quote del fondo o della società in circolazione al momento del calcolo.
La formula, in forma schematica, è la seguente:
Valore totale delle attività - Totale dei debiti
NAV per quota = _____________________________________
Numero di quote in circolazione
Il NAV è un indicatore che riguarda anche i fondi pensione negoziali, come Fondo Priamo.
Gli importi versati dal lavoratore al fondo pensione (TFR, eventuale contributo mensile individuale e conseguente contributo aggiuntivo da parte del datore di lavoro, contributi volontari una tantum), accumulati nella posizione individuale dell’aderente, vengono infatti investiti in vari strumenti finanziari, secondo la politica di investimento del fondo e nel rispetto delle normative stringenti che regolano la previdenza complementare in Italia.
Il montante accumulato si traduce in un numero di quote del fondo pensione, il cui valore può essere misurato anche attraverso il calcolo del NAV.
Il NAV per quota fornisce un primo indicatore sull’andamento della gestione finanziaria del fondo. Sintetizzando e semplificando al massimo, se il NAV per quota aumenta nel tempo, significa che la gestione è positiva e che si registra un incremento del valore dei contributi versati.
Il concetto di NAV è quindi strettamente legato al rendimento: al crescere del valore degli investimenti, il Net Asset Value aumenta, portando a un apprezzamento delle quote detenute dall’aderente.
Come per i rendimenti, inoltre, precisiamo che nel caso dei fondi pensione è importante analizzare sempre l’andamento del NAV in un orizzonte temporale lungo, tipico della previdenza complementare, in modo da non prendere decisioni influenzate dall’emotività o da fattori contingenti o di breve periodo.
Concludendo, ricordiamo che, nonostante indicatori come il NAV siano utili per fornire informazioni rapide, non è mai consigliabile basarsi su un solo dato per prendere decisioni di investimento. È necessario valutare una serie di informazioni e consultare professionisti esperti per ottenere una visione complessiva più accurata, sia sui mercati sia sulle proprie esigenze di investimento.
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