Al momento dell’adesione è dovuta una quota di iscrizione una tantum che ammonta ad € 10,32 di cui € 5,16 a carico del lavoratore e € 5,16 a carico dell’azienda.
La quota associativa, direttamente prelevata dal contributo a carico del lavoratore e dell'azienda, serve a coprire i costi annui di gestione amministrativa del Fondo. Il suo ammontare è determinato annualmente dall’Assemblea dei Delegati su proposta del Consiglio di Amministrazione.
I costi connessi alla gestione finanziaria sono riconducibili alle spese per la banca depositaria (la quale custodisce fisicamente il patrimonio del Fondo e controlla che siano effettuati correttamente gli investimenti) ed alle spese del gestore finanziario che effettua gli investimenti.
Il Fondo pensione Priamo si rivolge a lavoratori:
No. L’obbligo contributivo delle somme stabilite per la previdenza complementare è assunto dalle imprese unicamente nei confronti dei lavoratori che si iscrivono a Priamo e che versano la propria contribuzione.
Aderire al fondo pensione Priamo comporta una serie di notevoli vantaggi per tutti i lavoratori.
Innanzi tutto, al momento del pensionamento l'aderente potrà disporre di un reddito aggiuntivo a quello della pensione pubblica che, per effetto delle riforme adottate, è destinata a diminuire progressivamente il livello di tutela attualmente assicurato. Gli aderenti possono inoltre usufruire di agevolazioni fiscali (deducibilità della contribuzione e regime fiscale più favorevole rispetto a quello ordinario per rendimenti e prestazioni) e incentivi contributivi da parte dell’azienda (contributo datoriale, altrimenti non dovuto).
Il lavoratore può aderire al fondo in qualunque momento. Entro sei mesi dalla data di assunzione deve essere fatta la scelta di mantenere o meno il TFR in azienda. Se si decide di mantenere il TFR in azienda, tale scelta è successivamente rivedibile in qualunque momento.